lunedì 1 luglio 2013

[165°] LA PROTEZIONE E LA RIPARAZIONE DELLE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO

Lo noto anch'io: sto perdendo colpi. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco. Certe volte ci si ritrova solo col buco...

Un pensiero di cuore agli abitanti della Toscana, in attesa di poter raccogliere i dati su quello che sta succedendo li'.

Ma ora vi giro un regalo del solito Marco. Un quanto di conoscenza, in piu'.


LA PROTEZIONE E LA RIPARAZIONE DELLE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO (prima puntata)
La norma EN 1504 - di Marco Torricelli

Non so perché, ma la norma EN 1504 mi affascina. Sarà per il suo carattere organico, sarà per la sua completezza. Quello che è certo è che mi sono proprio divertito a studiarla nelle sue parti.
Quella che presenterò qui è una sintesi del piano della norma e un tentativo di predisporre qualche spunto applicativo per la pratica di tutti i giorni. Ma andiamo per ordine.
Per prima cosa diamo un nome alla norma, o meglio alle sue parti.
La serie EN 1504 “Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità” è costituita da 10 parti e tratta, come indicato dal titolo, della protezione e riparazione di elementi in calcestruzzo (strutturali e non strutturali).
Le parti della norma sono le seguenti:
EN 1504-1 “Definizioni”;
EN 1504-2 “Sistemi di protezione della superficie di calcestruzzo”;
EN 1504-3 “Riparazione strutturale e non strutturale”;
EN 1504-4 “Incollaggio strutturale”;
EN 1504-5 “Iniezione del calcestruzzo”;
EN 1504-6 “Ancoraggio dell’ armatura di acciaio”;
EN 1504-7 “Protezione contro la corrosione delle armature”;
EN 1504-8 “Controllo di qualità e valutazione della conformità”;
EN 1504-9 “Principi generali per l utilizzo dei prodotti e dei sistemi”;
EN 1504-10 “Applicazione in opera di prodotti e sistemi e controllo di qualità dei lavori”.
Se vogliamo iniziare a capirci qualcosa dobbiamo iniziare a leggere la parte 9 (non la parte 1). La prima cosa che ci dice questa norma è che dobbiamo partire col piede giusto e che per farlo è necessario predisporre un progetto degli interventi di protezione e riparazione che andremo ad attuare.
L’iter progettuale è semplice a dirsi, ma un po’ meno a farsi:
  1. Prima di tutto è necessario valutare le condizioni della struttura attraverso anche la sua conoscenza storica sia progettuale che realizzativa, anche per capire come legare il suo stato attuale con l’uso che se n’è fatto nel tempo.
  2. Poi si deve procedere con lo studio delle cause del degrado. Senza questo passaggio non è possibile stabilire l’intervento necessario per la protezione o riparazione.
  3. Poi è la volta di stabilire la strategia manutentiva. E’ possibile ad esempio che si scelga di ricostruire la struttura oppure di rafforzarla. E così via.
  4. Entrando nel vivo del progetto si arriva alla scelta del/i principio/i e del/i metodo/i da cantierizzare. La norma prevede 11 principi (6 riguardano il calcestruzzo e 5 l’acciaio d’armatura) e 43 metodi. I principi rappresentano il fine a cui si vuole tendere (es. “ripristino del calcestruzzo”) mentre i metodi rappresentano gli interventi necessari al soddisfacimento dei relativi principi (es. “spruzzo di calcestruzzo o malta”). Ogni metodo è normato da una parte della EN 1504. Quando si deve progettare un intervento è possibile vengano coinvolti più principi e più metodi contemporaneamente come vedremo nell’esempio più avanti.
  5. Dopo aver stabilito gli interventi da compiere si devono definire i materiali da impiegare e
  6. i requisiti di manutenzione dopo gli interventi di protezione e riparazione.
Et voilà. Il progetto è completo. Facile no? No, non è facile neanche un po’. E’ piuttosto impegnativo e richiede certamente una buona preparazione nel settore del calcestruzzo.
Il progetto dell’intervento infatti deve contenere informazioni al riguardo della
  • preparazione del supporto e dell’armatura;
  • l’applicazione di prodotti e sistemi;
  • il controllo qualità;
  • la manutenzione post intervento.
Per stabilire questi aspetti deve essere utilizzata la parte 10 della norma. In base ai metodi che si vogliono adottare vengono definite le prescrizioni minime riguardanti i punti di cui sopra. In particolare la norma richiede la redazione di un “Piano della Qualità” in cui si deve dare evidenza della corrispondenza tra l’intervento e il progetto. Per il controllo qualità dell’intervento, la norma fornisce chiari e dettagliati riferimenti da applicare nelle varie fasi dell’intervento relativamente a:
  • condizioni del supporto;
  • accettazione die prodotti;
  • esecuzione dell’intervento;
  • condizione finale dell’intervento.
Adesso proviamo a ragionare su un esempio concreto. Prendiamo uno dei tanti condominii che sono nelle nostre città. Di quelli con i balconi tutti sgangherati e con i ferri a vista. Supponiamo, dopo le nostre indagini, di avere scoperto che l’origine del degrado sia lo scarso copriferro associato ai fenomeni di carbonatazione. Supponiamo anche di aver verificato che gli attuali ferri sono insufficienti e anche che la sezione del solaio sia al limite.

Decidiamo allora di seguire i seguenti principi/metodi:
Principio
Metodo
EN
Controllo aree anodiche
Rivestimento attivo dell’armatura
7
Rafforzamento strutturale
Aggiunta di barre annegate in fori preformati o realizzati al trapano
6
Ripristino del calcestruzzo
Spruzzo di calcestruzzo o malta
3
Conservazione o ripristino della passività
Aumento del copriferro con aggiunta di malta o calcestruzzo
3
Protezione contro l’ingresso
Impregnazione
2

Il progetto dunque si baserà su questi principi/metodi. Andremo poi a prescrivere prodotti conformemente alle norme EN 1504 di pertinenza (parti 7, 6, 3, 2). In particolare si ricorda che tali prodotti devono essere marcati CE.
La preparazione del substrato dovrà essere conforme al prospetto 2 della EN 1504-10 e in particolare prevedere la rimozione del calcestruzzo ammalorato e la successiva pulizia della superficie. Anche i ferri devono essere puliti (sui metodi di pulizia si veda sempre la parte 10 della norma). Dovranno essere date indicazioni sull’applicazione dei prodotti passivanti sulle barre di armatura e sul getto del calcestruzzo secondo il prospetto 3 della norma 1504-10. Infine dovrà essere preparato un piano dei controlli per monitorare l’intervento conformemente al prospetto 4 della norma EN 1504-10. Tale piano, volendo rispettare appieno la norma, sarà parecchio oneroso.
Nella prossima puntata si cercherà di affinare un esempio di Piano della Qualità e di un Piano dei controlli sulla base dell’esempio appena esposto.

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Come a suo tempo per le saldature, mi pare che Marco abbia aperto un'altra porta su un mondo altrettanto interessante (quanto indispensabile conoscere).

In attesa della prossima puntata (il piano ne prevede tre) non mi resta che dire un grosso grazie a Marco ed a voi augurvi 15 giorni di proficuo lavoro.
Vs. POA


[ 165°] PROTECTION AND REPAIR OF CONCRETE STRUCTURES
No english version for this post... sorry.

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