sabato 1 giugno 2013

[164°] ZIBALDONE DI APPUNTI

POA comes alive... e con questi argomenti:

- zibaldone di appunti
  appunti sparsi sulle ultime cose accadute di interesse per il
  tecnico delle strutture

- semplificazione edilizia in zona sismica:
  Stato vs. Veneto 1-0

  la fine ingloriosa di una legge regionale di semplificazione edilizia
- tra F.E.M. e dwg... ci puo' stare il dxf
  scoprire che il formato dxf e' nient'altro che un linguaggio taggato


ZIBALDONE DI APPUNTI
Mentre qui alle Officine si riassumeva la sentenza del tribunale penale di L'Aquila, in giro per l'Italia accadevano cose interessanti (per i tecnici intendo).

Prima tra tutte sono state finalmente (formalmente) approvate le appendici nazionali agli Eurocodici. Appendici che si attendevano almeno dal 2010, anno in cui le norme tecniche europee avrebbero dovuto entrare in vigore in modo cogente anche nel nostro paese.

Un inciso: a mio modo di vedere gli eurocodici si potevano applicare, eccome. Mica era un dovere per gli stati membri approvare delle appendici nazionali. L'Italia semplicemente non le ha volute per anni.

Ma andiamo oltre.

Il CEN ha emesso una proposta di revisione delle norme EN 14399 sulla bulloneria a serraggio controllato ferma al 2005 (CEN/TC 185), una proposta di revisione della EN 14199 anche questa del 2005 sui micropali (CEN/TC 288), ed una proposta di revisione della EN 12699 del 2000 sui pali battuti (sempre CEN/TC 288).

A dire il vero sarebbero in corso di revisione anche la EN 206-1 sulle specifiche del calcestruzzo risalenti al 2000 (CEN/TC 104) e la EN 197-2 sulla valutazione della conformita' dei cementi ferma al 2000 (CEN/TC 51).

Invece sul versante giuridico e' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale - 1a Serie Speciale del 17 aprile u.s. la sentenza 64/2013 con cui la Corte di Cassazione ha recitato il de profundis alla legge regionale con la quale il Veneto aveva semplificato le procedure di autorizzazione edilizia nelle zone sismiche (in pratica in tutto il territorio regionale).

Come si nota e' un volo d'uccello su alcuni punti importanti che interessano il tecnico delle strutture.

Me li ero giusto appuntati man mano con l'intenzione di parlarne compiutamente nei prossimi post.


SEMPLIFICAZIONE EDILIZIA IN ZONA SISMICA: STATO vs. VENETO 1-0
Non riesco pero' a non spendere due parole subito sulla legge regionale veneta n. 9/2012. (Ne avevo gia' scritto al post 143°.)

Era la legge con cui il Veneto semplificava le procedure burocratiche per le strutture - chiamiamole minori - da realizzarsi in zona sismica, qualunque essa fosse.

Dico era, perche' non esiste piu' nell'ordinamento regionale, spazzata via dal Prof. Gallo & C. della Corte Costituzionale.

La presentazione all'Assemblea legislativa apriva cosi':
"Signor Presidente, colleghi consiglieri,
l’obiettivo della proposta di legge è quello di semplificare le procedure amministrative per la realizzazione in zona sismica delle opere di modesta complessità strutturale, in quanto a dimensioni e semplicità di calcolo. Tali opere potrebbero potenzialmente risultare meno pericolose in caso di cedimento strutturale che dovesse presentarsi nel corso della vita del manufatto.
".

Le motivazioni dell'epurazione giuridica sono abbastanza chiaramente esposte nel (tutto sommato) breve testo della sentenza e sono riconducibili alla stessa operazione di pulizia fatta a suo tempo nei confronti della regione Toscana (sentenza 182/2006) e della regione Molise (sentenza n. 201/2012). Ma se non ricordo male anche il Friuli Venezia Giulia ha avuto sangue dal naso...

A POA pare pero' strano che in quest'ultima pronuncia della Corte di Cassazione non si faccia riferimento all'articolo 93 di un glorioso decreto legislativo (il n. 112/1998) che cosi' dispone:
"Sono mantenute allo Stato le funzioni relative (...) ai criteri generali per l'individuazione delle zone sismiche e alle norme tecniche per le costruzioni nelle medesime zone (...).".

A me pare cosi' lampante il fatto che le regioni dovrebbero desistere dal mettere il naso in questioni strettamente tecniche in materia di strutture che quasi mi verrebbe da dire... stava scritto nelle cose!

Ok, resta il problema vero della semplificazione. Ma questo, per fortuna mia, sara' un prossimo post.


TRA F.E.M. E DWG... CI STA IL DXF
Sono stato a lezione di rilievo topografico dal (l'amico) Geom. Giusto.

Giusto Giusto ha la pazienza di sopportarmi. E' stata la lezione n. 1: rilievo di campagna.

Me ne servirebbero altre... mah, vedremo se non l'ho esaurito.

Cerco di essere un allievo modello... ma spesso mi disperdo... rovisto tra cose che non dovrei...

Cosi' mi capita di scaricare la versione 2008 delle specifiche DXF. E scopro che DXF e' un linguaggio che fa uso di tag, e pure un tantino arcaici (i tag, solo aperti, sono dei banali numeri interi: i group numbers). Praticamente lo stesso concetto di HTML.

Ma dai!

Allora provo.

Creo un file test.dxf nuovo e con un editor (fa da vomitare ma va bene anche notepad) vi scrivo (occorre sostituire ad ogni - un newline):
0-SECTION-2-ENTITIES-0-LINE-8-0-10-0-20-0-11-5-21-0-0-LINE-8-0-10-5-20-0-11-2.5-21-5-0-LINE-8-0-10-2.5-20-5-11-0-21-0-0-ENDSEC-0-EOF

(In grassetto sono i tag, alias group numbers.)

Il file, salvato ed aperto con un visualizzatore dxf, dovrebbe mostrare un triangolo nel piano (x, y) col vertice in basso a sinistra nel punto (0;0).

Tutto qua.

Ma lo trovo un ponte per passare dai numeri di un solutore ad elementi finiti alle figure di un post-processore grafico. Non mi pare cosa di poco conto, se fatta in casa.

Era un quanto che mi mancava. ...Devo un caffe' a Giusto.

^  ^  ^

Lentamente, ma torniamo il blog di sempre.
Vi auguro 15 giorni di proficuo lavoro.
Vs. POA

P.S.: l'immagine di testa e' un ritaglio tratto da Wikipedia.

[ 164°] UNSORTED JOTTINGS
No english version for this post... sorry.

Nessun commento:

Posta un commento