Lo noto anch'io: sto perdendo colpi. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco. Certe volte ci si ritrova solo col buco...
Un pensiero di cuore agli abitanti della Toscana, in attesa di poter raccogliere i dati su quello che sta succedendo li'.
Ma ora vi giro un regalo del solito Marco. Un quanto di conoscenza, in piu'.
LA PROTEZIONE E LA RIPARAZIONE DELLE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO (prima puntata)
La norma EN 1504 - di
Marco Torricelli
Non so
perché, ma la norma EN 1504 mi affascina. Sarà per il suo carattere
organico, sarà per la sua completezza. Quello che è certo è che mi
sono proprio divertito a studiarla nelle sue parti.
Quella
che presenterò qui è una sintesi del piano della norma e un
tentativo di predisporre qualche spunto applicativo per la pratica di
tutti i giorni. Ma andiamo per ordine.
Per
prima cosa diamo un nome alla norma, o meglio alle sue parti.
La
serie EN 1504 “Prodotti e sistemi per la protezione e la
riparazione delle strutture di calcestruzzo - Definizioni, requisiti,
controllo di qualità e valutazione della conformità” è
costituita da 10 parti e tratta, come indicato dal titolo, della
protezione e riparazione di elementi in calcestruzzo (strutturali e
non strutturali).
Le parti della norma
sono le seguenti:
EN 1504-1
“Definizioni”;
EN 1504-2 “Sistemi
di protezione della superficie di calcestruzzo”;
EN 1504-3
“Riparazione strutturale e non strutturale”;
EN 1504-4
“Incollaggio strutturale”;
EN 1504-5 “Iniezione
del calcestruzzo”;
EN 1504-6
“Ancoraggio dell’ armatura di acciaio”;
EN 1504-7
“Protezione contro la corrosione delle armature”;
EN 1504-8 “Controllo
di qualità e valutazione della conformità”;
EN 1504-9 “Principi
generali per l utilizzo dei prodotti e dei sistemi”;
EN 1504-10
“Applicazione in opera di prodotti e sistemi e controllo di qualità
dei lavori”.
Se
vogliamo iniziare a capirci qualcosa dobbiamo iniziare a leggere la
parte 9 (non la parte 1). La prima cosa che ci dice questa
norma è che dobbiamo partire col piede giusto e che per farlo è
necessario predisporre un progetto degli interventi di protezione e
riparazione che andremo ad attuare.
L’iter
progettuale è semplice a dirsi, ma un po’ meno a farsi:
Prima
di tutto è necessario valutare le condizioni della struttura
attraverso anche la sua conoscenza storica sia progettuale che
realizzativa, anche per capire come legare il suo stato attuale con
l’uso che se n’è fatto nel tempo.
Poi
si deve procedere con lo studio delle cause del degrado. Senza
questo passaggio non è possibile stabilire l’intervento
necessario per la protezione o riparazione.
Poi
è la volta di stabilire la strategia manutentiva. E’ possibile ad
esempio che si scelga di ricostruire la struttura oppure di
rafforzarla. E così via.
Entrando
nel vivo del progetto si arriva alla scelta del/i principio/i e
del/i metodo/i da cantierizzare. La norma prevede 11 principi (6
riguardano il calcestruzzo e 5 l’acciaio d’armatura) e 43
metodi. I principi rappresentano il fine a cui si vuole tendere (es.
“ripristino del calcestruzzo”) mentre i metodi rappresentano gli
interventi necessari al soddisfacimento dei relativi principi (es.
“spruzzo di calcestruzzo o malta”). Ogni metodo è normato da
una parte della EN 1504. Quando si deve progettare un intervento è
possibile vengano coinvolti più principi e più metodi
contemporaneamente come vedremo nell’esempio più avanti.
Dopo
aver stabilito gli interventi da compiere si devono definire i
materiali da impiegare e
i
requisiti di manutenzione dopo gli interventi di protezione e
riparazione.
Et
voilà. Il progetto è completo. Facile no? No, non è facile neanche
un po’. E’ piuttosto impegnativo e richiede certamente una buona
preparazione nel settore del calcestruzzo.
Il
progetto dell’intervento infatti deve contenere informazioni al riguardo
della
preparazione
del supporto e dell’armatura;
l’applicazione
di prodotti e sistemi;
il
controllo qualità;
la
manutenzione post intervento.
Per
stabilire questi aspetti deve essere utilizzata la parte 10
della norma. In base ai metodi che si vogliono adottare vengono
definite le prescrizioni minime riguardanti i punti di cui sopra. In
particolare la norma richiede la redazione di un “Piano della
Qualità” in cui si deve dare evidenza della corrispondenza tra
l’intervento e il progetto. Per il controllo qualità
dell’intervento, la norma fornisce chiari e dettagliati riferimenti
da applicare nelle varie fasi dell’intervento relativamente a:
condizioni
del supporto;
accettazione
die prodotti;
esecuzione
dell’intervento;
condizione
finale dell’intervento.
Adesso
proviamo a ragionare su un esempio concreto. Prendiamo uno dei tanti
condominii che sono nelle nostre città. Di quelli con i balconi
tutti sgangherati e con i ferri a vista. Supponiamo, dopo le
nostre indagini, di avere scoperto che l’origine del degrado sia lo
scarso copriferro associato ai fenomeni di carbonatazione. Supponiamo
anche di aver verificato che gli attuali ferri sono insufficienti e
anche che la sezione del solaio sia al limite.
Decidiamo
allora di seguire i seguenti principi/metodi:
Principio
|
Metodo
|
EN
|
Controllo aree anodiche
|
Rivestimento attivo dell’armatura
|
7
|
Rafforzamento strutturale
|
Aggiunta di barre annegate in
fori preformati o realizzati al trapano
|
6
|
Ripristino del calcestruzzo
|
Spruzzo di calcestruzzo o malta
|
3
|
Conservazione o ripristino della
passività
|
Aumento del copriferro con
aggiunta di malta o calcestruzzo
|
3
|
Protezione contro l’ingresso
|
Impregnazione
|
2
|
Il
progetto dunque si baserà su questi principi/metodi. Andremo poi a
prescrivere prodotti conformemente alle norme EN 1504 di pertinenza
(parti 7, 6, 3, 2). In particolare si ricorda che tali prodotti
devono essere marcati CE.
La
preparazione del substrato dovrà essere conforme al prospetto 2
della EN 1504-10 e in particolare prevedere la rimozione del
calcestruzzo ammalorato e la successiva pulizia della superficie.
Anche i ferri devono essere puliti (sui metodi di pulizia si veda
sempre la parte 10 della norma). Dovranno essere date indicazioni
sull’applicazione dei prodotti passivanti sulle barre di armatura e
sul getto del calcestruzzo secondo il prospetto 3 della norma
1504-10. Infine dovrà essere preparato un piano dei controlli per
monitorare l’intervento conformemente al prospetto 4 della norma EN
1504-10. Tale piano, volendo rispettare appieno la norma, sarà
parecchio oneroso.
Nella
prossima puntata si cercherà di affinare un esempio di
Piano della
Qualità e di un
Piano dei controlli sulla base dell’esempio appena
esposto.
^ ^ ^
Come a suo tempo per le saldature, mi pare che Marco abbia aperto un'altra porta su un mondo altrettanto interessante (quanto indispensabile conoscere).
In attesa della prossima puntata (il piano ne prevede tre) non mi resta che dire un grosso grazie a Marco ed a voi augurvi 15 giorni di proficuo lavoro.
Vs.
POA
[ 165°] PROTECTION AND REPAIR OF CONCRETE STRUCTURES
No english version for this post... sorry.