domenica 8 gennaio 2012

[136°] L'EDILIZIA SCOLASTICA VITTIMA DELLE INADEMPIENZE AMMINISTRATIVE


2012!  Si tout va tres bien, siam ne la merd.

Via agli argomenti del primo post di quest'anno:

- scuola: la storia infinita della riqualificazione edilizia
  cronistoria dell'epilogo a carte bollate sul previsto Piano 

  generale di riqualificazione edilizia
- prorogato il termine per le verifiche strutturali degli

  immobili strategici e rilevanti in caso di crollo
  altro rinvio per le importanti verifiche sismiche sulle

  opere piu' a rischio sul territorio
- il Salva Italia sulle scuole
  nel decreto Monti anche una previsione per l'adeguamento

  antisismico delle scuole


SCUOLA: LA STORIA INFINITA DELLA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA

A volte restiamo col giudizio sospeso di fronte a notizie che gia' nel contesto in cui si presentano, suonano male.

Parliamo di edilizia per l'istruzione, e prepariamoci ad entrare... in tribunale.

Partiamo dal recente governo Berlusconi che con Brunetta Gelmini e Tremonti decide nel 2008 di alzare di un punto percentuale il rapporto alunni/docenti. Obiettivo da realizzare assolutamente entro il 2012.

Sin qui poco importerebbe sotto il profilo strettamente edilizio, se non fosse che ci si da' pure l'obiettivo di scrivere - sempre entro il 2008 - un Piano Programmatico (mamma mia) di interventi da attuarsi anche sul piano delle dotazioni (edifici?).

La questione viene definitivamente chiarita nel 2009 con la previsione di un piano di riqualificazione edilizia (vedi articolo 3 comma 2): con quest'ultimo (e ulteriore) piano il Ministro Gelmini ed il Ministro Tremonti avrebbero dovuto individuare tutti quegli edifici non piu' rispondenti ai moderni criteri didattici e naturalmente... provvedervi.

Nel settembre 2009 i due ministri citati pubblicano pero' un semplice elenco di scuole in situazione di criticita' strutturale/funzionale per le quali ammettere solo deroghe al numero massimo di alunni.
Insomma, la montagna partorisce il topolino.

A questo punto il CODACONS non ci vede piu' e ricorre al TAR del Lazio con una class action da far invidia agli autori di Law & Order.

Il TAR riconosce la mancata emanazione del Piano Generale di riqualificazione dell'edilizia scolastica gia' previsto dalla norma del 2009.

Vi salto la cronaca delle lacrime versate dall'avvocatura dei due ministeri e arrivo subito alla sentenza.

Il TAR va giu' duro:

- anzitutto afferma che "le strutture edilizie costituiscono elemento fondamentale ed integrante del sistema scolastico e come tali debbano avere uno sviluppo qualitativo ed una collocazione sul territorio adeguati";

- poi delinea il ruolo disatteso della legge 23/1996 per l'edilizia scolastica: disatteso quanto alle norme tecniche mai emanate (v. articolo 5), disatteso  quanto alla prevista anagrafe degli edifici (v. articolo 7) incompleta ancora nel 2007;

- dice che le previsioni del 2008-2009 non erano per delle semplici deroghe edilizie, bensi' programmi di intervento da contingentare a tempi e risorse certe, per quanto in periodo di crisi;

- conclude che il previsto Piano generale di riqualificazione edilizia ancora non esiste e che "l'inerzia amministrativa dei due ministeri si e' gia' protratta ampiamente oltre il termine di legge".

Con cio' sempre il TAR del Lazio dava 6 mesi di tempo a due ministeri per provvedere. Quindi piu' o meno entro le ferie ferragostane del 2011.

Ma fermi tutti! We're Italians.

I ministeri (Istruzione ed Economia) insorgono, quasi che la sicurezza dei cittadini fosse un attentato all'integrita' dello stato, e fanno anzitempo ricorso al Consiglio di Stato.

Ed il Consiglio di Stato li apre per le orecchie come banane.

A Maggio del 2011 il ricorso viene respinto con queste considerazioni:

- l'interpretazione dei fatti compiuta dal TAR e' ineccepibile;
- alla sicurezza dei cittadini si deve far fronte con tempi e soldi certi.

A questo punto che dire?

Si resta sbalorditi, vero? Non fosse altro per il fatto che si combatte contro lo stato, a difesa della nostra salute e sicurezza.

Sugli sviluppi della questione per ora so poco. 
Apprendo solo da un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 16 dicembre 2011 che i due ministeri avrebbero emesso un ulteriore decreto, questa volta con un vero piano degli interventi, ed un elenco dove "sono migliaia gli istituti a rischio crollo" (cit. da Il Sole 24 Ore).

Sono senza parole.


PROROGATO IL TERMINE PER LE VERIFICHE STRUTTURALI DEGLI IMMOBILI STRATEGICI E RILEVANTI IN CASO DI CROLLO
Una proroga non si nega a nessuno.

Una sola, pero'.

E' fresca di stampa quella n-esima concessa sino al 31 dicembre 2012 (v. articolo 3) per le verifiche statiche disposte con l'ordinanza 3274 del 2003 (qualcuno se la ricorda ancora?).

Scadenza originaria: 2008.

E tra queste rientrano quelle da condursi sulle scuole, e pure su quelle maggiormente a rischio perche' progettate con le norme sismiche vigenti ante 1984.


IL SALVA ITALIA SULLE SCUOLE
Nel decreto Salva Italia del Primo Ministro Monti e' contenuta pure una disposizione per le scuole (articolo 30 comma 5bis).

Si tratta di dare via libera a 300 milioni di euri gia' previsti nel 2010 per l'adeguamento sismico degli edifici scolastici.

Sperem ben.
^  ^  ^

Bene, post terminato.

E' stato un tantino monotematico sulle scuole ma tant'e', le notizie vengono come vengono.

Cmq mi pare ci si trovino spunti di seria riflessione, specie riguardo ai rapporti tra stato e cittadini (lo stato siamo ancora noi?).

Non mi resta che augurare ai lettori di POA, fedeli e piu' vecchi di un anno, un 2012 strepitoso (l'ottimismo e' gratis).

Arrivederci tra 15 giorni.
Vs. POA 
[136°] In Italy bad administration sinks public education.
 No english version for this post... sorry.

2 commenti:

  1. Nel mio comune sono stati stanziati solo 8000 euro a scuola per le verifiche di cui alla ordinanza 3274....
    Noccioline...

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  2. Effettivamente... si pagano appena i controlli in sito e le prove di laboratorio... forse.

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