domenica 3 novembre 2013

[170°] LE STRUTTURE PERIFERICHE DEL MIBAC(T)

Le colonne del Tempio stanno ondeggiando. Meglio andare subito agli argomenti del post.

Ecco:

- chi siamo? il MIBAC
  un viaggio nell'organizzazione periferica del Ministero dei beni
  e delle attivita' culturali e del turismo
- il regime giuridico dei beni culturali ai fini antisismici
  alcune questioni sui rapporti tra O.P.C.M. 3274/03 e beni 
  culturali tutelati
- il manuale 'Chiese'
  il manuale on-line per compilare la scheda di rilievo del danno
  agli edifici di culto tradizionali


CHI SIAMO? IL MIBAC
Addentrarsi nel meandri del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e' come sedersi giu' ad un narghile' gigante e tirare roba buona.

Ci si perde. E non si torna piu'.

Anzi, prima di leggervi questo post, siccome vi voglio bene, guardatevi prima questo comic che parla del Lasciapassare A 38, naturalmente in termini rigorosamente amministrativi... [durata: 10'].

Fatto? Bene. Cominciamo.

Correva il quart'anno della XIII legislatura della repubblica. E fu col primo Governo D'Alema che il governo italiano si diede l'organizzazione che nel bene o male presenta (piu' o meno) ancora oggi.

E gia' l'On. Bertinotti aveva da qualche settimana fatto cadere il primo governo Prodi, perche' non abbastanza di sinistra, che il Presidente Ciampi emanava il decreto legislativo 300/99.

E' appunto questo decreto legislativo 300 che ri-disegna il 'meccanismo' del piu' alto livello amministrativo dell'azienda-stato: il Governo.

In effetti a volerci mettere il naso, si scopre come lo stato desiderava organizzarsi e come voleva funzionare. E pure si scopre come nel corso degli anni seguenti, lotte intestine stile Richelieu, appetiti personali stile Borgia, o crisi finanziarie stile spread, abbiamo allontanato la 'macchina' dall'originario disegno.

Salto tutto. Ovviamente.

Oggi basta l'artico 54-modificato di questo decreto a dire come e' fatto il MIBAC.

A dire il vero l'acronimo e' scorretto, giacche' si chiama ormai Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo. Ma tant'e'.

Lo si puo' saggiare tramite il Web.

Proviamoci.

La homepage del Ministero e' piuttosto interessante e, se si sa gia' come funzionano le cose, pure facile da navigare. Altrimenti auguri.

Ben nascosto sotto la voce di menu' Ministero si riesce a trovare il link all'organizzazione che fortunatamente si chiama Struttura Organizzativa.

Una volta raggiunta la pagina sull'organizzazione, si hanno due alternative: una digressione da paura sull'organigramma, ovvero andare direttamente alla sezione della pagina che elenca gli Organi periferici del Ministero.

E qui finalmente troviamo le Direzioni regionali per i beni architettonici e paesaggistici che ci interessano in questo post.

Ogni regione ne ha una di Direzione, e tra i compiti di queste potentissime unita' organizzative del Ministero, affidate ad un Direttore regionale, troviamo esserci:

  • l'esercizio sulle attivita' degli uffici di cui all'articolo 16 [N.d.POA: le Soprintendenze] (...), dei poteri di direzione, indirizzo, coordinamento, controllo (...);
  • il rilascio del parere di competenza del Ministero, anche in sede di conferenza  di servizi, per gli interventi in ambito regionale, che riguardano le  competenze di piu' soprintendenze di settore;
  • l'adozione, su proposta del soprintendente e previo parere della regione (...) la dichiarazione di notevole interesse pubblico relativamente ai beni paesaggistici, ai sensi dell'articolo 141 del Codice dei beni culturali e paesaggistici.
Ce n'e' che basta, no?

Io sarei polentone quindi clicco su Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, ma ognuno ha il suo link regionale.

Il mio link non porta direttamente alla homepage della Direzione per il Veneto, ma piuttosto nell'anticamera, o meglio, trattandosi di beni culturali, dovrei dire, nel pronao.

Il vero salottino buono della Direzione si trova al sito indicato (per fortuna, stavolta bene) come http://www.veneto.beniculturali.it

Tuttavia neppure il salottino buono mi gusta, perche' il vero soggiorno e' sotto il link La Direzione regionale

Deo gratias.

La paginetta e' abbastanza pulita e gradevole. Almeno questa.

In alto a destra un bel link alla voce Normativa e disposizioni vi porta a spasso per le norme di settore, tra cui si trova la Perla di Labuan: le Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale - allineate al DM 14 gennaio 2008, recante Norme tecniche per le costruzioni

State seduti: il link e' orfano, lo so. Le direttive le trovate qui.

Pero', ascoltatemi, non dovete staccarvi dal narghile'... Promesso?

Se tornate ora indietro alla pagina della vs. La Direzione regionale sempre in alto a destra trovate il link Circolari, probabilmente secondo per difficolta' a trovarsi solo al Santo Graal.

Anche se non siete polentoni, v'invito a cliccarci su e stavolta a concentrarvi  sulla circolare 31 recante Verifiche sismiche del patrimonio culturale - Sintesi normativa e disposizioni correlate.-

Lo so: la circolare tratta di un argomento d'interesse nazionale. Pero' e' rivolta solo ai polentoni.

Questo e' il guaio causato da chi vuole il decentramento, il federalismo, l'otto volante centrifugo delle norme da campanile.

(E credete, questo non e' neppure il peggio.)

Su questa circolare, che si prefigura intrigante al pari delle Cronache di Narnia, POA tornera' nel prossimo post dedicato.
Tuttavia una considerazione:
  • non dovremmo aspettarci da una circolare, per di piu' regionale, nuovi adempimenti a carico dei cittadini;
  • in ossequio al criterio di semplicita' e chiarezza non dovremmo ritrovare cose gia' dette in altri documenti;
  • non dovrebbero essere dettate nuove disposizioni strettamente tecniche.
Fiducioso.

P.S. 1: per completezza di... viaggio lascio anche il link a due delle strutture piu' note a chi si occupa di restauro, tra quelle subordinate alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto: la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e la Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso.

P.S. 2: come si notera' le denominazioni di questi enti statali fanno chiaramente a pugni tra di loro.


IL REGIME GIURIDICO DEI BENI CULTURALI AI FINI ANTISISMICI
Vi ricordate dove l'avevate letto?

"E' fatto obbligo di procedere a verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, ai sensi delle norme di cui ai suddetti allegati, sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalita' durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalita' di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. Le verifiche di cui al presente comma dovranno essere effettuate entro cinque anni dalla data della presente ordinanza e riguardare in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2, secondo quanto definito nell'allegato 1.".

Gia', nella O.P.C.M. 3274, del 2008. Sembra una vita fa.

E ogni volta che rileggo sta benedetta ordinanza vi scopro nuove cose.

"Edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso" non significa solamente edifici che se crollano possono provocare molte vittime, ma anche edifici che se crollano possono causare una perdita grave sotto il profilo dei beni architettonici, o piu' genericamente culturali.

Da qui a scrivere:

"Edifici il cui collasso puo' determinare danni significativi al patrimonio storico, artistico e culturale (quali ad esempio musei, biblioteche, chiese)" nell'Allegato B del decreto 21 ottobre 2003 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, il passo e' stato veramente breve.

Invece il passo successivo non e' breve: chi l'ha detto che quelli sono proprio tutti i beni vincolati dalle Soprintendenze?

POA proprio non se lo ricorda. Giuro.

E lo dico solo per le poche risorse disponibili.


IL MANUALE 'CHIESE'
Non so per quando ma ho messo in attesa tra le letture il Manuale per la compilazione della scheda di rilievo del danno ai beni culturali - Chiese - Modello A/DC.

Il decreto che lo approva lo si trova in Gazzetta Ufficiale del 2 ottobre 2013 numero 231.

Vi si legge pure:

"AVVERTENZA: Per la consultazione dell’allegato Manuale per la compilazione della scheda per il rilievo del danno ai beni culturali, Chiese (modello A-DC) si rimanda al sito del Dipartimento della protezione civile (http://www.protezionecivile.it), quale unica e certa fonte di diffusione di tale testo.".

@spita!
^  ^  ^

Bene, bene. Potrei dire che in questo post la Cultura mi ha preso la mano.

Mi pare evidente, tuttavia, che semplicita' e chiarezza sono altra cosa. Almeno nel Web.
 
Vi aspetto come sempre tra 15 giorni. Buon lavoro.
Vs. POA


Ehi, vi siete scaricati la serie di puntate su La saldatura di qualita' scritta da Marco Torricelli per POA? E' un regalo per tutti i lettori "registrati".

[ 170°] THE PERIPHERAL OFFICES OF THE MINISTRY OF CULTURAL HERITAGE AND ACTIVITIES AND OF TOURISM
No english version for this post... sorry.

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